Il Progetto Scuola 21

 

Per affrontare la complessità del presente c'è bisogno di una scuola capace di sviluppare negli studenti non solo conoscenze ma competenze.
Competenze che aiutino gli studenti a cogliere i problemi globali in maniera sistemica, a costruire rapporti di connessione tra fenomeni apparentemente distanti, a contestualizzare l’esperienza personale in uno scenario più ampio e condiviso, a rafforzare lo spirito critico e il senso di appartenenzaal proprio territorio. Tali competenze sono essenziali per evitare un approccio superficiale al tema della sostenibilità ambientale.
Tuttavia, nel sistema educativo italiano si rileva una carenza di proposte didattiche che stimolino lo sviluppo di tali competenze.
 
 
Il Progetto e il Bando "Scuola 21" intendono contribuire al miglioramento dell’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado e dei Centri di Formazione Professionale. Propongono la diffusione di una metodologia didattico-formativa curriculareinterdisciplinare e orientata allo sviluppo di competenze chiave di cittadinanza. Tale metodologia verrà applicata affrontando specifiche tematiche ambientali   nel contesto territoriale in cui gli studenti vivono o studiano.

 


 

Visita Centrale Idroelettrica di Edolo


Facciamo la Differenza


Il progetto che abbiamo ideato per la nostra scuola si intitola "Facciamo la differenza"  con l'obiettivo di  passare da una situazione attuale, nella quale gli studenti percepiscono l’attività di differenziazione dei rifiuti come un’azione "dovuta” ed “imposta dall’alto”, ad una situazione desiderata nella quale tale attività sia svolta in modalità consapevole e condivisa nelle ragioni, di carattere ambientale, economico e sociale, sulle quali essa si appoggia.

Attraverso un'analisi del contesto locale e delle politiche ambientali che lo caratterizzano si è cercato di aprire un confronto con il Comune di Rezzato e la Fondazione Co.ge.me, ente no-profit da tempo impegnato nella realizazione di progetti di sostenibilità ambientale, per elaborare una visione d'insieme in grado di concretizzarsi in una progettualità a medio-lungo termine, finalizzata all'elaborazione di un percorso di analisi e approfondimento del tema differenziazione dei rifiuti.

L'obbiettivo generale da perseguire è quello di migliorare l'offerta formativa della Scuola Vantini attraverso l'inserimento di un metodo didattico interdisciplinare in grado di condurre all'analisi e alla risoluzione del problema della differenziazione dei rifiuti all'interno dell'istituto, contestualizzandolo in un più ampio spettro di conoscenze inerenti la sostenibilità energetica e ambientale.

 

OBIETTIVI SPECIFICI

1. Attivare la conoscenza approfondita del tema “Ciclo e riciclo dei rifiuti” in un più ampio quadro di conoscenze in tema di sviluppo e tutela dell’ambiente.

2. Accrescere la consapevolezza negli studenti che il problema della corretta differenziazione dei rifiuti li riguarda direttamente.

3. Coinvolgere direttamente gli studenti ai fini di una corretta lettura del contesto locale in cui il problema si manifesta e indurli ad una presa di coscienza attraverso dati reali.

4. Condurre i soggetti interessati alla risoluzione problemi emersi attraverso la progettazione e alla realizzazione di un’attività concreta.

Il progetto prevede la realizzazione di attività interdisciplinari rivolte alle classi seconde che stanno frequentando corsi di qualifica professionale attivati presso il Centro, all’interno del percorso in Diritto Dovere d’Istruzione e Formazione

 

FASI PREVISTE

AZIONE 1: Esplorazione dell’argomento (17 settembre/30 novembre 2012)
AZIONE 2: Problematizzazione (3 dicembre 2012/15 febbraio 2013)
AZIONE 3: Raccolta dei dati essenziali (18 febbraio/17 marzo 2013)
AZIONE 4: Realizzazione di un intervento concreto (ottobre 2013/marzo 2014)


La particolarità del nostro progetto


La Scuola Vantini rientra nell’applicazione delle disposizioni comunali in materia di raccolta dei rifiuti porta a porta che viene pertanto utilizzato anche nel contesto scolastico attraverso la modalità stabilita di default dal comune di Rezzato. L’informativa utilizzata al momento dell’applicazione della nuova normativa comunale è avvenuta attraverso la distribuzione di materiale informativo cartaceo genericamente creato per i residenti del comune e nella pubblicazione dello stesso sul sito web del comune.

Dal punto di vista operativo la raccolta differenziata porta a porta ha previsto la distribuzione dei classici sacchi - contenitori di diverso colore in cui devono confluire i rifiuti differenziati e la raccolta in giorni determinati della settimana.

Dall’analisi effettuata dagli allievi tale sistema ha evidenziato alcune lacune e dei limiti operativi.

L’istituto è infatti sensibilmente esposto in termini di impronta ambientale, producendo la scuola non solo rifiuti scolastici tradizionali, ma anche rifiuti “speciali”, conseguenza delle intense attività di laboratorio.

Inoltre il sistema di differenziazione dei rifiuti nel contesto dell’istituto si trova più specificatamente a dover essere applicato da oltre 600 studenti e da circa 70 tra dipendenti e collaboratori scolastici, una cifra pertanto di grande impatto che non è stata tuttavia adeguatamente coinvolta e formata durante la fase di cambiamento.

Questa mancanza si è trasformata automaticamente nell’assenza di una visione d’insieme e di una condivisione dell’importanza della scelta adottata dall’amministrazione comunale di Rezzato (ma ugualmente applicata da diversi comuni di provenienza degli studenti), con ricadute sulla corretta applicazione della differenziazione stessa all’interno dell’istituto da parte degli utenti.

Sotto l’aspetto dell’operatività, attualmente la differenziazione dei rifiuti all’interno dell’istituto avviene attraverso il posizionamento presso tre aree dei contenitori per la raccolta, i quali vengono poi convogliati nei cassonetti collocati in un’area esterna e che vengono svuotati come da normativa comunale.

Tale sistema appare, a due anni dal suo inizio, non sufficiente in termini di efficienza ed efficacia per il raggiungimento delle percentuali minime di differenziato utile a garantire un effettivo risparmio.

Il progetto “Facciamo la differenza!” si pone l’obiettivo di rimuovere gli attuali limiti e le lacune di natura comunicativa e operativa sopra evidenziate, al fine di massimizzare il risultato della corretta differenziazione dei rifiuti all’interno della scuola, attraverso il coinvolgimento in prima persona degli studenti, chiamati a ripensare, adeguare e creare un sistema ‘alla portata’ delle loro esigenze.

In prima battuta, pertanto, verrà creato un sistema di raccolta interno consapevole e maggiormente performante e in seconda battuta, nel medio - lungo periodo, verranno disseminate le best practices elaborate nel sistema degli istituti scolastici locali, mediante la messa a disposizione di un kit in formato digitale per l’applicazione corretta della differenziazione dei rifiuti.